Maratona 2013, 10^ edizione

Sabato 28 e Domenica 29 Settembre si è svolto a Porto San Giorgio il consueto appuntamento che ormai per la decima volta impegna la sezione fermana, vale a dire la maratona per arbitri di calcio, gara podistica di 10 km che si corre all’interno del percorso dei 42 km e 195 metri della Maratona del Piceno.

Le emozioni sono state forti già da Sabato sera, all’atto della classica “Cena dell’Amicizia” che vede gli associati arbitri insieme per un momento conviviale utile per aprirsi a nuove conoscenze e a confronti con altre realtà nazionali; il tutto, cosa che non guasta, gustando del buon pesce presso il celebre David Palace Hotel. L’occasione è stata anche utile per ricordare le note organizzative dell’indomani e per premiare coloro che sono ormai i più fedeli e assidui partecipanti di questo evento o sono stati protagonisti di record notevoli: due su tutti gli associati Mario Orsini della sezione di Pontedera e Domenico Mirra della sezione di Benevento, che nonostante un numero elevato sia di maratone affrontate sia di età anagrafica si sono dimostrati due ragazzini con una passione in grado di spostare montagne: in particolare, per il primo, oltre a più di 30 maratone in giro per l’Italia, sono da annotare negli ultimi 4 anni 3 corse della 100 km del Passatore che ha luogo tra Firenze e Faenza, con il record personale di 11 ore e 4 minuti, per una media di 9.7 km all’ora; per il secondo è notevole l’attività da podista internazionale, in quanto tra le quasi 60 maratone da lui portate a termine spiccano quelle di Atene, Parigi, Berlino, New York, Tokio e Gerusalemme, tantochè quest’anno il CONI lo ha insignito della stella di bronzo al merito sportivo.

Il giorno successivo già alle prime ore del mattino si vedevano per il lungomare sangiorgese, nonostante un clima non molto favorevole, atleti che ultimavano il riscaldamento, preparando gambe e polmoni, e attendendo il momento della partenza che è sempre un colpo d’occhio notevole costituito da una miriade di gente sorridente, incitata in continuazione da applausi di passanti e curiosi accalcati ai bordi del tragitto. Prima di comunicare qualche tempo effettivo degno di nota è giusto anche ricordare un’ulteriore competizione di stampo arbitrale: la temuta staffetta. Infatti le sezioni di Fermo e Macerata e il CRA Basilicata si sono sfidati a percorrere l’intero percorso dei 42 km e 195 metri divisi in 4 frazioni ripartite equamente; notevoli le capacità fisiche dei vincitori lucani che hanno chiuso con un tempo inferiore alle 3 ore.

Snocciolando i nostri associati andati a podio nelle singole categorie della 10 km, cominciamo con le quote rosa: al primo posto si è classificata Alessandra Scaccia della sezione di Frosinone con un tempo di 40 m e 25 s, seguono Chiara Lacapra di Roma 1 con 45 m e 58 s e Annarita Altimari di Cosenza con 46 m e 21 s.

Passando alle categorie maschili, abbiamo nella Over 50 Massimo Chiesa della sezione di Ostia Lido con 42 m e 12 s e Antonio Nardone anche lui della sezione di Ostia Lido con 1 h 13 m 11 s. Nella Over 35 primo posto per Marco Vacchini della sezione di Biella con 38 m e 1 s, il secondo è Stefano Soriani di Ostia Lido con 40 m e 34 s e il terzo Giuseppe Crupi di Belluno con 42 m e 41 s. Tra i promettenti della Under 35 medaglia d’oro per Francesco Fagnani della sezione di Ciampino con 35 m e 34 s, da segnalare che il suo tempo è 5° assoluto; argento a Giuseppe Pantanella di Frosinone con con 38 m e 28 s e bronzo a Simone Masoch di Belluno con 38 m e 51 s.

Infine, spazio ai coraggiosi che hanno affrontato la maratona: vincitrice nella categoria femminile è stata Emanuela Zaetta della sezione di Belluno con 4 h 28 m e 2 s. Per quanto riguarda quella maschile gradino più alto del podio per l’intramontabile già citato Mario Orsini che ha chiuso con 3 h 44 m 14 s, seguono Gerardo Sposato di Cosenza con 3 h 53 m e 38 s, il pesarese Lorenzo Giraldi con 3 h 55 m 3 s e il roccioso Domenico Mirra con 6 h 21 m 17 s sul quale vanno spese due ulteriori parole per esternare a tutti la sua grandissima forza, poichè ha dimostrato una tenacia impressionante decidendo di finire la gara nonostante una fascite plantare che lo attanagliava dal 20° chilometro e i soli mezzi sanitari che lo seguivano a ruota per chiudere la carovana dei partecipanti, vero esempio di come la soddisfazione di tagliare il traguardo vada oltre ogni posizione di classifica. Quasi trascinando i piedi sull’asfalto ha varcato il traguardo per ultimo ma, con qualche lacrima di commozione sul viso, ha vinto la sua sfida con se stesso: un’altra maratona in bacheca e, soprattutto, 42 km e 195 metri nel cuore.

Non resta che rinnovare l’invito anche per la prossima edizione e augurare a tutti di poter migliorare i propri risultati.

Fabio Catani

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