L’Enterprise sta per decollare

Come già accaduto un paio di anni fa, la sezione di Fermo ha voluto proporre l’esperimento di organizzare un raduno che fosse il più simile possibile a quelli che vedono protagonisti tutti i colleghi a livello nazionale per far acquisire, agli associati a disposizione dell’Organo Tecnico Regionale e a quelli che si sono maggiormente contraddistinti a livello di Organo Tecnico Sezionale, la mentalità e la predisposizione necessarie per affrontarli al meglio e non soffrire oltremodo la loro inevitabile pressione.

Così, Venerdì 28 Marzo alle ore 19 presso l’hotel “Gabbiano” di Porto San Giorgio è stato fissato l’appuntamento per aprire i lavori che poi sarebbero proseguiti fino al pomeriggio del giorno seguente. Dopo una rapida introduzione con l’esposizione dell’evento, il nostro Presidente ci ha spiegato con una delle sue sottili, profonde, argute e riflessive metafore il concetto secondo il quale l’arbitro deve essere proiettato al futuro e vivere in simbiosi con quelli che potrebbero essere i fratelli minori e maggiori di una famiglia, in modo da “rubare” i trucchi del mestiere dai più esperti e contemporaneamente trasmettere consigli a chi è ancora in erba.  Questo deve valere in ogni sfaccettatura della nostra polivalente attività perché l’obiettivo della navicella, l’Enterprise, come nella popolare serie televisiva Star Trek, o meglio della Nostra Sezione, è quello di raggiungere il luogo dove nessun altro è mai giunto prima.

Ha seguito una preziosissima lectio magistralis della nostra gradita ospite Katia Senesi, Componente della Commissione Arbitri Interregionale, che ci ha dispensato alcuni fondamentali accorgimenti su come essere accettati in campo senza doversi snaturare dal proprio carattere  e prestare attenzione ai numerosi segnali emessi dal nostro corpo e da quello dei calciatori; in quanto è provato scientificamente che durante la trans agonistiga di una partita di calcio l’efficacia della comunicazione verbale copre una percentuale molto bassa rispetto a quella paraverbale, vale a dire il tono della voce, o a quella non verbale, cioè gesti ed espressioni, considerata la più percepita dai nostri interlocutori. Nel lavorare su questo aspetto ci si deve sempre ricordare di non invadere mai quelli che sono considerati gli spazi intimi, confidenziali o sociali: quando si fa un richiamo o un ammonizione non bisogna avvicinarsi eccessivamente al calciatore da noi bacchettato per non ottenere l’effetto negativo di irritarlo.

Il secondo giorno del raduno si è aperto con una rilassante passeggiata sul lungomare seguita da una dissertazione di Samuele Bruni, nostro associato che dirige gare in Serie D, sull’importanza di conoscere noi stessi con le nostre abitudini per far sì che la tanto temuta tensione sia mantenuta in equilibrio: gli eccessi sono ambedue da evitare; così se l’ipertensione porta a una eccessiva paura che conduce a insicurezza e timore di non essere in grado di dirigere una determinata gara, allo stesso modo è sconsigliata l’ipotensione con conseguente deconcentrazione e mancanza di brillantezza necessaria per affrontare l’imprevisto. Proprio perchè l’arbitro deve aspettarsi l’inaspettato solo se prepara la gara con la dovuta professionalità, cercando di prevenire ogni minimo fattore che può influire sulla sua prestazione, acquisisce quella routine meccanica che lo farà essere libero mentalmente e sempre lucido.

Dopo tutta questa teoria è arrivato il momento della pratica, ecco quindi che il pranzo delle 12 ha sancito un importante spartiacque: gli associati impegnati nelle gare giornaliere sono partiti alla volta dei campi in cui sono stati designati, mentre chi non aveva tale imminenza si è trattenuto qualche minuto in più per poi andare a visionare una partita in zona.

Ripagati, ancora una volta, del sacrificio fatto per partecipare a questo raduno togliendo spazio a famiglia e affetti, tutti sono stati materialmente consapevoli della crescita del proprio bagaglio di esperienza.

Missione compiuta, la navicella ha raggiunto un altro pianeta!!!

Fabio Catani

 

Comments are closed.